Radio RVD ha intervistato Sara Bacchiega, organizzatrice del Festival Rovigoracconta.
Rovigoracconta nasce al tavolino di un bar alla fine del 2013 da un’idea dello scrittore Mattia Signorini e dell’art director Sara Bacchiega. Era molto diversa da quello che poi è diventato il Festival arancione: si trattava di organizzare una rassegna letteraria del mercoledì nelle librerie del centro storico di Rovigo.
Per poterla realizzare sarebbero serviti pochi sponsor, ma nessuno aveva intenzione di finanziare un progetto di questo tipo, perché era di opinione comune che le presentazioni dei libri non raggiungessero un grande pubblico. Così restavano le serate a progettare sogni, dopo il lavoro, ai tavolini dei bar. Più se ne parlava, più l’idea della rassegna si trasformava in qualcos’altro: un piccolo Festival che durasse un intero weekend.
Dopo tante porte chiuse, sul punto di lasciar perdere, se n’è aperta una: quella della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, che ha deciso di finanziare la prima edizione, con la promessa di proseguire se il progetto avesse raggiunto almeno le 1500 presenze. Con pochi eventi, di cui solo uno all’aperto, la prima edizione del 2014 ne ha raggiunte 1800.
La seconda edizione, nel 2015 è arrivata alle 10.000 presenze. L’anno successivo è stato quello del boom, con 40.000 presenze e il tutto esaurito a ogni incontro.
Rovigoracconta è diventato una realtà a cui lavorano adesso con continuità 10 persone, con oltre 60 giovani volontari ogni anno che vivono una meravigliosa esperienza di formazione. Oltre a portare nel centro storico di Rovigo le migliori menti da tutta Italia, coinvolge inoltre le scuole, le famiglie e i bambini. C’è anche tanta, tanta musica. Il 70% del budget raccolto è speso con aziende del territorio e durante i giorni del Festival locali, ristoranti e alberghi registrano il tutto esaurito.
Rovigoracconta è diventato il Festival della città, che ogni anno si veste di arancione. Lo spirito con cui viene organizzato, ogni volta, è sempre quello di un gruppo di ragazzi che si ritrovano al tavolino di un bar e immaginano tutto da capo, con la stessa passione di quando era solo un’idea nella testa e nel cuore.